Foto copertina – ralphlauren.fr
Le Olimpiadi del 1900 si ricordano soprattutto per un motivo: furono le prime a vedere delle donne in gara. In verità già nella precedente edizione, la prima Olimpiade moderna tenutasi ad Atene nel 1896, nonostante il barone de Coubertin non volesse al fine di rispettare la tradizione classica, una donna greca conosciuta come Melpomene prese parte alla maratona, o meglio, non potendo competere con gli uomini, corse da sola il giorno dopo. Il gesto fu importante, probabilmente per pochi, perché la donna non venne menzionata nei medaglieri ufficiali.
Tornando al 1900, furono due in mezzo a seicento partecipanti le presenze femminili a Parigi, e di fatto la tennista britannica Charlotte Cooper divenne la prima campionessa olimpica della storia.
I giochi d’inizio secolo non sono ricordati “solo” per queste novità in fatto di parità dei sessi – da qualche parte bisogna pur cominciare -, ma anche per un fatto piuttosto bizzarro: tra i campioni olimpici di Parigi 1900 c’è uno sconosciuto, probabilmente il vincitore più giovane della storia.
I due canottieri olandesi Francois Antoine Brandt e Roelof Klein, infatti, insieme al timoniere Hermanus Brockmann, partivano favoriti nella gara del “due con”, ma si qualificarono alla finale con il secondo tempo distanziati di otto secondi dalla coppia francese che giocava in casa.
I due olandesi decisero perciò di sostituire Brockmann e prendere la persona più piccola possibile come timoniere per alleggerire la barca e andare a prendersi la medaglia. Così, un ragazzino di soli 33 kg che si trovava in mezzo al pubblico, si trovò improvvisamente, del tutto inaspettatamente, a prender parte ad un Olimpiade. E a vincere. Ma di quel bambino rimane solamente un’immagine, una fotografia che lo ritrae con i suoi compagni di gara. Nessuno ha mai scritto il suo nome da nessuna parte.
2 Commenti
[…] Durante le prime edizioni delle Olimpiadi moderne le maratone si tenevano ancora in un contesto dilet…, i controlli erano pochi. Nel 1928 a prendere parte alla maratona, appunto, anche l’italiano Conton, che in realtà era mezzofondista, ma al tempo non c’era molta differenza con i maratoneti, che per altro spesso, proprio da dilettanti, arrivavano alla gara privi di qualsiasi preparazione. Non era il caso di Conton, che si allenava regolarmente. […]
[…] anni più tardi, alle Olimpiadi di Parigi, infatti, Charlotte Cooper, tennista inglese, divenne nientemeno che la prima campionessa olimpica, vincitrice di cinque titoli. Non c’era ancora l’ufficialità, cosa possiamo pretendere se […]