A Charleroi una mostra sullo sport nell’arte

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Ancora pochi giorni per visitare al Museo delle Belle Arti di CharleroiLe sport, tout un art!”, mostra che incrocia punti di vista e moltiplica gli approcci offrendo una panoramica dello sport come soggetto artistico e anche come legante storico di una regione. Aperta il 25 novembre scorso, chiuderà i battenti infatti il prossimo 21 aprile.

I visitatori possono fare un tuffo nella storia sportiva carolingia dalla fine del XIX secolo a oggi attraverso il ciclismo, i giochi con la palla, la boxe, le corse automobilistiche, il calcio, il basket e l’idea di uno sport per tutti, accompagnati da documenti d’archivio, oggetti appartenuti a grandi campioni e una selezione di dipinti, sculture, manifesti, fotografie, assemblaggi, installazioni di diversi artisti. Tra i tanti, Edward Muybridge, conosciuto per il suo lavoro pionieristico sullo studio fotografico del movimento, Marcel Baugniet, artista belga d’avanguardia tra i più importanti del paese, Mig Quinet, le cui tele moderne mostrano la forza dell’arte plastica, Marcel Marien, scrittore surrealista belga, poeta, fotografo, regista, creatore di collage e oggetti insoliti, Armand Pierre Fernandez – meglio noto come Arman – scultore appartenente al gruppo dei realisti e famoso per le sue ‘accumulazioni’ di oggetti che fonde nel plexiglass seguendo una logica quantitativa che ne cancella la singolarità, Pol Bury, considerato uno dei pionieri dell’arte cinetica, e Jacques Lennep, artista belga contemporaneo.

Javier Rodriguez, epifania futbolera, 2007-2009, Collections de la Province du Hainaut. (Foto da charleroi-museum.be)

Se lo sport fin dalla preistoria, come soggetto di pitture rupestri, è sempre stato rappresentato attraverso l’arte, l’antichità gli ha dato un ruolo di primo piano, raccontando le storie degli eroi e delle loro imprese, simboli della superiorità di una nazione.  È con la fine dell’Ottocento, e soprattutto dal Novecento, che la rappresentazione dello sport assume una nuova forma.

Lo sforzo, la velocità, la tensione muscolare, l’espressività diventano sfide artistiche, mentre i movimenti d’avanguardia – futurismo, cubismo, costruttivismo, surrealismo, si focalizzano sulle nuove tecniche artistiche e traggono dagli sport di velocità – ciclismo e corse automobilistiche – la loro principale fonte di ispirazione. C’è una sorta di identificazione tra artista e atleta perché come quest’ultimo l’artista si prepara e si allena. Le sfide sono parte anche della sua via quotidiana e sia l’atto creativo sia l’atto sportivo vengono considerate performance.

Si arriva poi agli artisti contemporanei che trovano nello sport una fonte di riflessioni sui maggiori temi di attualità come, ad esempio, il consumismo.

Tante le domande a cui la mostra tenta di rispondere: come affrontano gli artisti la sfida di rappresentare il soggetto sportivo? Quali tecniche utilizzano per congelare movimenti, torsioni e velocità? Quanto il contesto socioeconomico o gli sviluppi politici influenzano il loro lavoro?

 

Foto copertina – Marcel Delmotte, Hippomène et Attalante, Collection du Musée des Beaux-arts de Charleroi, foto del Museo delle Belle Arti di Charleroi.

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