È nata e vive a Milano. Scrive per il teatro, la televisione e il cinema.
Ha firmato i saggi: Io sono quello che scrivo, La scrittura come atto terapeutico e Le professioni della scrittura (Il Sole 24ore).
Tra i suoi romanzi: Happy Hour (Mursia), Io ti perdono (Colorado Noir/Kowalski, 2009) Premio Franco Fedeli, Ti voglio credere (Colorado Noir/Kowalski, 2010) Premio Giorgio Scerbanenco, Corpi di scarto (Verdenero, 2011) premio Lucia Prioreschi/il Tirreno, L’Etica del parcheggio abusivo e Femmina de luxe (Feltrinelli 2013) e Dritto al cuore (E/O).
Si interessa da tempo di calcio attraverso quella che definisce la sua “visione angolare dal bordo”, con un’attenzione particolare nei confronti del linguaggio utilizzato sui campi delle scuole calcio di cui ha iniziato a parlare in Scrivo dunque sono.
Trovare le parole giuste per vivere e raccontarsi (Ponte alle Grazie), libro che presenterà ad Overtime Festival 2014.
Ha di recente partecipato al progetto Racconti in sala d’attesa, con la storia CR7, che racconta l’esperienza di un giovane calciatore colpito da un problema cardiaco.