Daryl Goodrich, il narratore e la tazza di tè

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Regista. Britannico. Buon atleta di karate di livello nazionale. Esperienza, racconta, che gli ha dato l’imprinting necessario ad avere successo in un ramo molto specializzato del business cinematografico, come quello delle campagne per mega eventi. Di sé dice di essere sempre stato un narratore di storie visivamente accattivanti e di essere molto più felice con una tazza di tè.

A 18 anni Daryl Goodrich scopre la sua vocazione e si diploma nel 1988 con un film per promuovere le Olimpiadi di Seul che descrive come “una sequenza molto grafica con azioni dal vivo” e che gli fa ottenere un ruolo all’interno della statunitense Cheerleader Productions, per la copertura del football americano di Channel 4 e così vola negli States direttamente dal college.

Si apre una carriera in continua ascesa. Viene assunto dall’Olympic Broadcasting Service (Obs) come direttore creativo per il feed televisivo mondiale delle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010, dopo aver ricoperto in precedenza un ruolo simile ad Atene 2004. Collabora con la produttrice Caroline Rowland per i capolavori di Londra 2012 – che hanno rivoluzionato l’arte di produrre film a sostegno della candidatura di città e paesi in competizione a ospitare mega-eventi sportivi – Sport at Heart, con David Beckham, e Inspiration, il film effettivamente mostrato ai membri del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) a Singapore nel luglio 2005 nel giorno del voto per la città ospitante del 2012.

Nominato Miglior Regista al New York Film Festival nel 2006 e Miglior Regista all’Ivca, sia nel 2005 sia nel 2008, Daryl ha ricevuto il prestigioso Judges Award dalla Royal Television Society per il suo contributo alla televisione sportiva. Ha dato seguito al successo di Londra 2012 con film che hanno aiutato Sochi ad assicurarsi i diritti per ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2014 e la Coppa del Mondo Fifa 2022 del Qatar.

Fuochi d’artificio al Tower Bridge per la cerimonia di apertura dei Giochi di Londra 2012. (foto di EdvvcCC BY 2.0)

Riconosciuto anche come uno dei principali designer di motion graphic e creatore di identità visive per spettacoli come Channel Fours Horse Racing, Ashes cricket e Formula One su Itv, evidentemente non sorprende come il regista britannico sia molto richiesto nel movimento olimpico. È suo, infatti, il lavoro a beneficio dei visitatori del Museo Olimpico di Losanna intitolato “Inside the Race“, nel quale trasmette in un’atmosfera intensa l’esperienza di essere un atleta olimpico, e che viene proiettato con audio surround a 180°.

Nel 2017 viene distribuito agli Universal Studios il suo primo lungometraggio documentario “Ferrari-Race to Immortality” e nel 2018 dirige il film commovente e straziante “True Grit“, uno spaccato delle prove e dei tormenti necessari per avere successo come pilota di speedway, girato interamente in bianco e nero.

Nel 2021 pubblica “Frank Warren-Make it or Die Trying”, il suo nuovo documentario biografico sul leggendario promotore di boxe Frank Warren dopo la sua ascesa ai vertici negli affari più difficili della città.

 

Foto copertina di ThoughtCatalog da Pixabay

 

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Un commento

  1. […] una sceneggiatura narrativa riconoscibile che aiuti a spiegare la storia. Un approccio, quello di Daryl Goodrich, che dà una vita completamente nuova al materiale e lo rende […]

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