Nella bellissima Valle della Loira, una delle più romantiche e affascinanti valli fluviali d’Europa, famosa per i suoi splendidi Chateaux, Catherine e Pierre Breton producono vino dal 1985. Il loro Domaine, situato a Restigné, piccolo paese di 1200 abitanti, ma ricco di storia, è frutto di un lavoro familiare e intergenerazionale dal 1886. Cinque per la precisione. Grazie ai loro splendidi vigneti si producono due grandi classici della Loira: Chenin e Cabernet Franc. Tre le denominazioni prodotte: Bourgueil AOC, Chinon AOC e Vouvray AOC. 70.000 le bottiglie nelle ultime vendemmie.
La conversione all’agricoltura biologica e biodinamica risale al 1990. Qualche anno dopo vengono portate a termine con successo le prime sperimentazioni di vinificazioni senza uso dello zolfo. Catherine e Pierre si sono guadagnati negli anni la fama di talentuosi vinicoltori, grazie alla passione e alla voglia di innovare e rischiare. In bella vista in una delle pagine del loro sito internet si legge: «Pour réussir dans le vin, c’est comme dans la vie. Il faut vivre dangereusement» – Jules Chauvet.
Sugli undici ettari vitati del Domaine si alternano dolcemente terreni alluvionali antichi, terreni argillosi silicei e terreni argillosi-calcarei.
L’azienda cerca l’equilibrio tra il clima, l’ambiente, il suolo e la pianta, conservando con cura i vigneti più vecchi. Le uve sono raccolte a mano in cassette, risultato di una attenta cernita rispettosa di una maturazione ottimale. Per tutti i vini rossi la fermentazione alcolica avviene in tini di legno, seguita dalla fermentazione malo lattica. I vini bianchi vengono invece pigiati il più rapidamente possibile dopo la raccolta. Ne scaturisce sempre un vino naturale e non filtrato, vinificato con lieviti indigeni, senza additivi chimici, limitando l’aggiunta di solforosa al minimo indispensabile.
I trattamenti sono adattati alle condizioni climatiche di ogni singola annata. Il vino è vera espressione del terroir e dei suoi vigneron. I profumi sono sottili e vivi. L’invecchiamento è lento, in tini o botti di legno scelti per correggere la vigoria dei tannini. Si tratta di prodotti unici e originali, ben diversi dai vini standardizzati e riproducibili all’infinito, perché totalmente privi di additivi chimici o di altre sostanze estranee all’uva.
I vini sono sinceri, fatti con passione e amore. Proprio come chi fa sport per puro piacere. France, del Domaine Breton mi spiega il perché sia stato scelto il nome di tre dei loro vini “La Dilettante”. La Dilettante c’est pour rappeler la définition «Personne qui s’occupe d’une chose pour son seul plaisir». Lo stesso piacere che prova il “personaggio” illustrato sulle etichette della linea “La Dilettante”. Il mosto a coccolare un lieve riposo del contadino dopo la raccolta estiva, o una semplice sosta dopo un convivio tra amici. Questi particolarissimi vini sono prodotti attraverso l’impronta identitaria di Catherine, la moglie di Pierre Breton, maestro di cantina principale. I due coniugi si sono infatti divisi la produzione. La linea curata personalmente dalla proprietaria esce sotto il nome “La Dilettante”.
Il “La Dilettante” Vouvray Blanc AOC è un vino bianco, di medio corpo. Chenin Blanc in purezza. Potrebbe essere il manifesto del terroir di Vouvray. Proviene dall’area centrale della Valle della Loira, tra Tour e Saumur. Se la zona più a est è il regno del Sauvignon Blanc, a Vouvray il vitigno più coltivato è lo Chenin Blanc. Quest’antica varietà a bacca bianca regala vini caratterizzati da una vibrante freschezza minerale, accompagnata da un frutto ricco e intenso. È un vino dal volto tipicamente artigianale, realizzato con il desiderio di valorizzare la più autentica personalità del vitigno e le peculiarità del territorio in modo diretto, cercando di assecondare al meglio il profilo varietale delle uve. Lo Chenin Blanc, è un vitigno pregiato conosciuto (più in Sud Africa che in Francia) per saper donare vini con altissima intensità di sapori e acidità, con sentori che spaziano dal miele alla mela, alle noci, all spezie esotiche. Grazie alla sua freschezza e acidità le annate migliori della versione molleux possono competere per longevità e qualità con i migliori Sautèrnes.
Il suo grappolo è compatto. Gli acini bianchi, dalla buccia di colore verde-gialla.
La fermentazione avviene in modo spontaneo con lieviti indigeni in botte di rovere. Il vino matura in legno e viene imbottigliato senza procedere a filtrazioni, in modo da conservare la sua integrità naturale. Alla vista è di colore giallo paglierino, con riflessi brillanti e luminosi. I profumi sono caratterizzati da note di lime e agrumi, nunce di frutta matura a polpa bianca, pera e melone. Cenni di ananas e frutta tropicale. Di bella struttura, al palato risulta energico, acido e ampio. Presente anche il calore alcolico (13%). ll finale è sapido e di vibrante freschezza. Molo interessante la sua mineralità. Da servire a 8°-10°C in calici di apertura media. E’ un vino da bere subito, ma che potete tenere in cantina anche per due o tre anni. Sarei curioso di assaggiare qualche vecchia annata: potrebbe dare belle soddisfazioni.
Perfetto per antipasti di pesce poco elaborati, pasta con le zucchine, primi di pesce e risotto al tartufo. Super ok con spaghetti alle vongole veraci e per una immancabile carbonara! Secondo me in grado di accompagnare anche un bel brodetto all’anconetana, cozze alla tarantina e paste al pomodoro. Per i più coraggiosi anche un vitello tonnato o una lingua bollita con salsa verde con poco aglio.
Restando in Francia, “La Dilettante” Vouvray Blanc AOC si sposa bene con parfait di foie gras, fegatini di pollo, soufflé di zucchine, formaggio di capra a media stagionatura. Forse anche con la cucina Thai (non piccante).
La Valle della Loira è famosa nel mondo per il Sancerre e il Pouilly-Fumé, ma anche il suo Cabernet Franc, seppure molto diverso da quello bordolese. Il Cabernet Franc, oltre che fungere da spalla nei blend bordolesi, se vinificato in purezza sa regalare grandi vini, piacevoli e di ottimo equilibrio. La sua massima espressione la raggiunge nella Valle della Loira, luogo dove è il vitigno a bacca rossa dominante. Nelle sottozone di Bourgueil e Chinon i vini tendono a essere di corpo leggero, di pronta beva e coltivati su terreni sabbiosi, a differenza di quelli esposti a sud. Alcuni di questi vini maturano in legno, come quelli del Domaine Breton.
Bourgueil Rouge ‘La Dilettante’ AOC Domaine Breton è un rosso di medio corpo tipico della Loira, ottenuto da Cabernet Franc in purezza, vinificato con macerazione carbonica in grandi botti dalla quale si ottengono dei vini dall’ottimo frutto, percepibile all’assaggio, e dall’ottima piacevolezza, sempre costante alla beva. È succoso, elegante e molto fruttato, con invitanti sentori di frutti di bosco freschi e lamponi in evidenza.
I suoli su cui crescono le viti Cabernet Sauvignon di oltre 50 anni sono di tipo ghiaioso. I vigneti sono condotti in biodinamica e in biologico ed insistono su terreni difficili da coltivare secondo questi dettami, per il clima e il terreno tipico della Loira. Non avvengono né filtrazioni, né chiarificazioni. Il vino affina poi 12 mesi in grandi botti di rovere e solo in fase di imbottigliamento viene addizionata una minima quantità di solforosa.
Vini da apprezzare giovani, con tannini delicati e poco invasivi. Vini che al naso offrono sentori di frutta rossa, ciliegia, prugna, fragola. Profumi speziati di pepe nero e note erbacee di peperone verde tipiche del vitigno. Si aggiungono note terrose. Di colore rosso rubino intenso con sfumature porpora, al palato morbidi e avvolgenti. Il tannino e il corpo sono medi. Vini dal sorso scorrevole, equilibrati. Il Bourgueil Rouge “La Dilettante” è un vino adatto ad accompagnare ogni piacevole occasione. Dal carattere informale ma sempre interessante. Mai scontato. Perfetto per una merendata con gli amici, o un aperitivo nello spogliatoio dopo un allenamento. Un vino fatto per stare insieme, beverino, dalla media alcolicità (13%). Un vino da veri dilettanti come suggeriscono al Domaine Breton. Vino da servire a 14°-16°C (interessante anche fresco nei mesi estivi), in calici di media ampiezza. Da bere subito. Perché farlo aspettare in cantina?
Per chi apprezza i vini dal grado alcolico non troppo elevato e di corpo leggero/medio, questi sono sicuramente il giusto compromesso a un prezzo non troppo impegnativo (per gli standard francesi).
Bourgueil Rouge ‘La Dilettante’ AOC Domaine Breton è un vino piuttosto versatile, la cui alta acidità e ridotto tannino permettono l’abbinamento con svariate pietanze. Da primi piatti di pasta a secondi a base di carne alla griglia, passando a formaggi di media stagionatura come formaggi di capra o feta. Per i vegetariani la scelta più scontata sono le zucchine o i pomodori ripieni gratinati. Anche i peperoni, purché non troppo dolci. Molto interessante con salumi non esageratamente stagionati, perfetto con il ciauscolo maceratese. Ok anche con carni in umido e con pizze a base rossa e mozzarella di bufala. Per non sbagliare suggerisco accoppiamento con una lasagna al forno, hamburger succulenti, tagliatelle alla bolognese!
E per quanto non si accontenteranno di una degustazione da casa (non sarà facile procurarsi una bottiglia in Italia) suggerisco una visita al Domaine Breton. Per un fine settimana con gli amici nel cuore dei vigneti, è possibile condividere l’esperienza di un soggiorno nella vecchia cantina aziendale. La Cuverie è pensata come luogo di convivialità, per vivere con calma momenti intimi e spensierati intorno al fuoco. Con la sua camerata per 10 persone (prenotazione minima di 2 notti), la sua cucina professionale e il suo immancabile forno a legna, il bed and breakfast è un posto ideale per tutti gli amanti del vino e della Loira. Su richiesta vengono organizzati anche soggiorni a Chinon, in una dimora storica del centro medioevale, ai piedi della Rocca, con escursioni in bicicletta e visita alle mostre d’arte del paese.
Si stappi! O si parta!
Bourgueil Rouge ‘La Dilettante’ AOC
di Domaine Breton
ALC 13% vol – 750ml
Euro 29,00
Foto copertina – Illustrazione di @Michel Tolmer, foto da @domainebreton on Facebook
Un commento
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