Street art, anzi sport art

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L’arte di strada, con la sua capacità di trasformare gli spazi urbani in tele gigantesche, diventa il palcoscenico perfetto per raccontare storie di atleti leggendari, di momenti epici e di emozioni travolgenti. Ecco perché sempre più artisti di street art si dedicano a interpretare il tema dello sport nelle loro opere, creando connessioni profonde tra arte e cultura sportiva.

Un esempio eclatante di questa fusione è rappresentato dal lavoro del rinomato artista francese JR. Con il suo progetto ‘The Wrinkles of the City’, JR ha immortalato atleti anziani e le loro storie di resilienza su edifici e muri di diverse città del mondo. Le rughe dei volti, testimoni del tempo trascorso e delle sfide affrontate, diventano simbolo di una vita dedicata allo sport e alla passione per la competizione.

Ma non sono solo i grandi nomi dell’arte urbana a celebrare lo sport nelle loro opere. Artisti emergenti come l’italiana Alice Pasquini, con le sue vivaci rappresentazioni di giocatori di volley, o PichiAvo, che mescola la cultura classica con l’iconografia sportiva contemporanea, stanno contribuendo a arricchire il panorama dell’arte di strada con la loro visione unica.

Dettaglio del murales di Alice Pasquini nel collegio García Lorca, Málaga. (Foto di Daniel Capilla, CC BY-SA 4.0)

Nell’ambito della street art, gli artisti spesso trovano ispirazione nelle gesta degli atleti, negli eventi sportivi e nelle emozioni che essi suscitano. Ad esempio, la serie di opere murali di Eduardo Kobra, che ritraggono icone sportive come Pelé, Ayrton Senna e Michael Jordan, non solo celebra le loro imprese, ma cattura anche lo spirito universale della competizione e dell’eccellenza.

Ma c’è anche un’altra dimensione dell’arte urbana che si lega allo sport: quella che si esprime attraverso l’impegno sociale e politico. Esempi notevoli includono le opere di Banksy, che spesso utilizza il contesto dello sport per criticare le disuguaglianze e le ingiustizie della società. In questo tra gli artisti di street art che hanno lasciato un’impronta indelebile, non possiamo dimenticare anche Jean-Michel Basquiat e Keith Haring.

Basquiat, con il suo stile graffiti e la sua visione provocatoria, ha spesso incorporato simboli e iconografia sportiva nelle sue opere, che riflettono la sua passione per lo sport e la cultura popolare. Keith Haring, con la sua arte dalle linee vivaci e dai colori vibranti, ha trasformato i suoi murales in vere e proprie celebrazioni della gioia e dell’energia dello sport. La sua serie di opere ‘Olympic Game’, realizzate per commemorare le Olimpiadi del 1984 a Los Angeles, rappresenta un esempio tangibile di come l’arte urbana possa diventare una manifestazione di unità e ispirazione attraverso lo sport.

keith haring

Keith Haring, Three Figures Dancing al De Young Museum di San Francisco. (Foto di Luiz Pantoja da São PauloCC BY 2.0 DEED)

Negli ultimi anni, la street art ha dimostrato di essere molto più di una forma d’arte urbana: è diventata uno strumento potente di riqualificazione degli spazi pubblici nell’ottica di una trasformazione sociale che si straordinariamente espressa, affascinando e incuriosendo, nei playground e negli impianti sportivi, dove le opere non solo aggiungono colore e vitalità e trasmettono messaggi positivi, ma ispirano anche la comunità locale, promuovendo un senso di appartenenza e di orgoglio.

Gli spazi vengono rigenerati attraverso una metamorfosi estetica. Pavimenti colorati, graffiti intricati, dipinti audaci trasformano meri spazi fisici in luoghi iconici, vere e proprie opere d’arte, che non solo si rendono più attraenti visivamente ma creano anche un’atmosfera stimolante che coinvolge giovani e famiglie che, frequentandoli, se ne riappropriano allenando anche, a mano a mano, quella sensazione del bello che spesso è completamente assente in alcune zone del nostro vissuto urbano .

Non si tratta però della sola componente estetica, ma del messaggio che, attraverso di essa, la street art dei playground e degli impianti sportivi intende promuovere e diffondere. L’alfabeto è quello dei valori dello sport, come l’inclusione, il rispetto, il lavoro di squadra e la resilienza. Vere e proprie lezioni di vita che, scritte e raccontate attraverso l’arte, possono essere d’ispirazione e di incentivo, soprattutto per giovani, per provare a inseguire i propri sogni con fiducia nelle proprie capacità, perseveranza, tenacia, impegno,  credere nelle proprie capacità.

Inoltre, questo tipo di operazioni spesso riescono anche ad attivare comunità locali ed artisti in una collaborazione che, dalla progettazione alla realizzazione delle opere, trasforma il processo creativo in un’esperienza condivisa e partecipata.

Non c’è dubbio infine, che avere cura degli spazi pubblici, e farlo per di più con questi linguaggi contemporanei, abbia un grande impatto anche sulla promozione dell’attività fisica, del benessere e di un sano stile di vita, contribuendo a combattere la sedentarietà delle odierne società.

 

Foto copertina – “Un secolo di sport” in un murales a Rosskeen, Scozia. (Foto di Richard Dorrell, da Geograph Britain and Ireland, CC BY-SA 2.0 DEED)

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