Stouterik (4,5% Abv) [Brasserie De La Senne]
La bottiglia è la ‘Stouterik’ di De La Senne la cui etichetta rappresenta un personaggio che potrebbe facilmente avere una carriera di successo nel sollevamento pesi olimpico.
“Dry Stout” classica di tradizione irlandese, beverina ma con un carattere ben marcato. Il colore è nero, profondo con una sfumatura rubino.
Foto da brasseriedelasenneshop.be
Al naso una personalità definita dagli aromi dei malti torrefatti, equilibrata in bocca da un tocco di caffè e un carattere vellutato. La struttura è completata da una discreta luppolatura e un amaro fine, con un finale secco e sorprendentemente rinfrescante.
L’amaro è il tratto distintivo della maggior parte delle birre de La Brasserie de la Senne. Potremmo dire la firma di Yvan De Baets e Bernard Leboucq la cui missione era proprio quella di attualizzare questo sapore, così fondamentale nell’evoluzione delle società umane – ma purtroppo trascurato nelle società moderne – oltre a produrre birre per il proprio gusto e che non riuscivano più a trovare in commercio.
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Si incontrano nel 2002 e alla fine del 2003 iniziano la loro carriera di birrai professionisti costruendo un microbirrificio, il “Sint-Pieter Brouwerij” a Sint-Pieters-Leeuw. Dopo appena due anni di attività però i locali diventano troppo angusti e così decidono di trasferirsi nella loro città, Bruxelles.
Per l’occasione danno al birrificio il nome del fiume grazie al quale la città è nata più di mille anni fa: Brasserie de la Senne. Servono ancora cinque anni prima di potersi stabilire definitivamente nella capitale e, finalmente, a dicembre 2010, festeggiano la prima produzione 100% Bruxelles!
Foto copertina da brasseriedelasenneshop.be
