Dopo avere fatto un un censimento delle serie tv uscite in Italia dal 1951 a oggi, Giorgio Biferali e The 88 Fools hanno redatto la lista delle serie imperdibili (per loro, ovviamente: lo ammettono nella prefazione). Tra queste nella “Guida tascabile per maniaci delle serie tv”, libro uscito qualche giorno fa per Edizioni Clichy, ne segnalano alcune sportive.
“Ted Lasso” e “The English Game” sono entrambe di questo maledetto 2020 che ci ha obbligato a stare in divano più di quanto eravamo abituati. “Cobra Kai” è invece del 2018 ed è ancora in produzione.
Ted Lasso è un allenatore di football americano di seconda divisione che si ritrova a guidare una formazione di Premier League, calcio quindi. L’Oronzo Canà statunitense viene assunto perché la proprietaria del club vuole affossare la squadra del suo ex marito. «Niente lavoro. Niente fabbrica. Niente calcio» è la battuta migliore (nel libro c’è uno spazio dedicato alle citazioni) di The English Game, dove si racconta il pioneristico calcio inglese utilizzando la rivalità tra una formazione di operai e una della ricca borghesia londinese. “Fergus Suter, che nella serie viene presentato come il capitano della squadra di Blackburn, che vince la FA Cup nel 1883, battendo in finale gli Old Etonians, in realtà perse la finale nel 1882, mentre vestiva la maglia dei Blackburn Rovers, nel derby contro il Blackburn Olympic”, scrivono Biferali e The 88 Fools.
Consideriamo di argomento sportivo anche Cobra Kai, lo spin-off dei fortunati film anni 80 “Karate Kid”. Nella serie ci sono gli stessi attori di allora, diventati nel frattempo adulti. Ralph Macchio e William Zabka (Daniel LaRusso e Johnny Lawrence) sono rimasti ottimi amici, nonostante la rivalità cinematografica. «Quando eravamo insieme davanti alla telecamera, nei panni di Johnny e Daniel, mi sono sentito di nuovo vivo, come se il tempo non fosse mai passato», ha dichiarato Zabka in un’intervista.
Nella “Guida tascabile per maniaci delle Serie TV” si trovano inoltre alcune curiosità. Viene ricordata per esempio la presenza del mitico cestista americano Kareem Abdul-Jabbar in uno degli 189 episodi de “Il mio amico Arnold”, in onda dal 1978 al 1986. Noi aggiungiamo quella di Sergio Brio, il difensore della Juventus anni 80, in “Boris” giustamente definita “la migliore serie comedy italiana di sempre”.
Personalmente avremmo inserito, è proprio questo il giochetto che si può fare con questo genere di libri, anche “Monzon”, che ripercorre la vita del pugile argentino e le indagini sulla morte di sua moglie Alicia Muniz e “Il caso O. J. Simpson” sul processo allo sportivo americano. Per rimanere sul football ci sarebbe da segnalare anche “Ballers” con Dwayne Johnson e “Friday Night Lights”.
Tra le fiction più recenti, forse non imperdibili ma comunque da metterci la spunta Preferiti, “El Presidente”, serie cilena sul caso di corruzione Fifa, e “Puerta 7”, ambientata nel mondo degli ultras argentini.
Foto copertina – Ted Lasso. (comingsoon.it)