Poco prima del Mondiale in Inghilterra Edson e Rosemeri, la ragazza bianca che aveva conosciuto anni prima in un campo da basket e con cui era fidanzato da tempo, decidono di sposarsi. Il viaggio di nozze lo fanno in Europa, dove sperano di vivere un mese di tranquillità. Non sarà così. I giovani sposini passano per Roma dove Paolo VI dà loro udienza. Poi si fermano, siamo a fine febbraio, a Riccione.
Non è la stagione perfetta per visitare la Perla dell’Adriatico che sta vivendo i suoi anni d’oro. Qui si girano film con Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno e Ugo Tognazzi, qui vengono a fare la villeggiatura cantanti, attori e star della tv. Qui un paio di anni prima si era visto in spiaggia il primo topless femminile.
Edson e Rosemeri non saprebbero indicare neanche lontanamente dove si trova Riccione sulla cartina geografica del Belpaese. Ma è una tappa del loro tour.
Il sindaco Biagio Cenni è un comunista nato in Argentina e tornato in Italia con la famiglia tra le due guerre. È un gentiluomo ricco e ha in Italo Nicoletti, “rosso” pure lui ma senza tessera del partito in tasca, uno dei suoi più fedeli luogotenenti. Nicoletti ha soprattutto una passione forte per il pallone e per la squadra di dilettanti della cittadina. Oggi infatti ha dedicato lo stadio, inaugurato a inizio anni sessanta con una partita tra i locali e l’Inter di Herrera. Ha buoni contatti in Germania, dove vive l’uomo che in pratica ha organizzato il viaggio di nozze di Pelè. Riesce così a portare in Romagna il miglior giocatore al mondo.
Per l’occasione torna a casa anche il fotografo Giuseppe Palmas. Nato giornalista della carta stampata, si trasforma col tempo in fotografo. Da buon romagnolo che si gode la vita, capisce che nei fatti di cronaca nera il cronista deve rimanere sul luogo del delitto ben oltre chi ha scattato la foto. A Roma immortala la Dolce Vita e la Hollywood sul Tevere come altri colleghi. Essendo stato in passato un atleta (sarebbe dovuto andare alle Olimpiadi mai fatte nel 40) gli rimane un legame con lo sport e gli sportivi. Nel suo sterminato archivio, conservato oggi da figli, si possono trovare Bartali, Coppi, Mitri, Angelillo, Ghiggia, Piola, Cesare Maldini… e Pelé. In quel viaggio di nozze seguì il campione per immortalare quei momenti. Accanto a Giuseppe, che sarebbe scomparso nel ’77, il figlioletto, che ne approfittò per farsi le foto accanto al campione, sempre gentile quando era in queste occasioni.
Mentre scattava Giuseppe chiese a Pelé se preferisse segnare di destro o di sinistra. Anche “de cabeça”, sorrise O Rey alla frivola domanda.
I novelli sposi vengono travolti dall’affetto dei romagnoli. Cercavano un po’ di pace eppure ogni mattina si svegliano con la banda di paese che suona per le strade sotto il loro albergo. Gli innamorati sono stravolti, ma sorridono ogni volta. Al loro addio la squadra di Riccione donerà al calciatore una medaglia d’oro. Un anno dopo Pelè tornerà qui a giocare un’amichevole, il suo Santos contro il Venezia.
Foto copertina – Pelè a Riccione. (Foto da Comune di Riccione)