Panzano e il mistero della finocchiona a pedali

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«A volte pedalare può fare molto male… meglio una bella bistecca!».

 

Attenzione! Alert!

Si sconsiglia la lettura a vegani e vegetariani convinti.

Panzano è un posto meraviglioso, un paesino sì e no di mille anime, costruito a strati. La zona era abitata già in epoca etrusca. Poi ci hanno messo le mani i romani e gli architetti medievali. Il castello è la parte più in alto e la più antica di Panzano. Sono ancora conservate buona parte delle mura che cingevano il poggio. Si sono conservate anche delle torri d’angolo tra cui una è stata riutilizzata come campanile della chiesa di santa Maria mentre un’altra ancora conserva l’apparato a sporgere.

D’estate sembra esplodere. Ci si incontrano i personaggi più strani e affascinanti. Turisti italiani e stranieri. Un processo migratorio cominciato da tempo. La maestria toscana del sapersi promuovere, del saper fare. Gli ambienti diventano paesaggi, la percezione della visita diventa esperienza, un tutt’uno con vino buono e carne alla brace.

Dario Cecchini. (Foto di @dariocecchinimacellaio on Facebook)

A metterci la parola buona, e la “ciccia bona”, anche Dario Cecchini, omonimo dell’amico front-man dei Funk Off. È stato definito «il macellaio più famoso del mondo» che ha esportato la carne della tradizione Toscana persino alle Bahamas. Il Times e l’Independent lo considerano un vero artista della macelleria, ama la Divina Commedia e le poesie di Borges, ascolta l’opera e gli AC/DC e ha celebrato il Funerale della Bistecca. Porta avanti con la sua goliardia ed esuberanza la tradizione di famiglia, l’Antica Macelleria Cecchini che ha ormai compiuto 250 anni di attività. Netflix gli ha dedicato persino una puntata di Chef’s Table.

E’ lui l’autore di “Il mistero della finocchiona a pedali”, assieme all’amico Alessandro Mauro Rossi, giornalista con più di 40 anni di esperienza ed esperto di gialli. Ha lavorato per L’Unità e La Repubblica, è stato co-fondatore di Bloomberg Italia, di Milano Finanza e Italia Oggi. Attualmente è il direttore responsabile dell’edizione italiana di Forbes e direttore editoriale della casa editrice di BFC Media.

La copertina del libro.

Gente allegra, il ciel l’aiuta.

Quello dei due mattacchioni toscanacci, mi permetto di scriverlo visto quanto si legge sulle 207 pagine del libro edito da Le Chiocciole, è un’esplosione di colori (tra tutti il giallo), ma soprattutto di sapori. Si è letteralmente catapultati nel pranzo della domenica, nella scampagnata fuori porta, nel bicchierino in più che fa scattare il sorriso d’ordinanza e il volume della voce un po’ più alto. Mentre si legge il libro sembra di sentirle le voci degli americani. Di vedere le persone in coda per ordinare.

A Panzano in Chianti la macelleria di Dario Cecchini è il cuore pulsante del piccolo paese, ormai famoso in tutto il mondo. Una tappa obbligata per curiosi ed affamati. Un punto di ritrovo per pettegolezzi e convivialità garantita. Ci sono infatti Dario, Kim (la moglie di Dario), Alessandro e Liliana, una delle “illuminate” del centro di Pescille con la passione per le banane e le poesie. Ma anche Baldoria (si chiamerebbe Maurizio), fotografo per vocazione e negoziante di elettronica per necessità, il capo dei cinghialai Ghigo, e molti altri. Ma anche personaggi che in paese non si sono mai visti. Calvi e grassi, dagli accenti alquanto strani e con “c” non aspirate.

Giancarlo Brocci con la maglia della competizione da lui fondata.

In tutto il libro continuo è il richiamo all’Eroica, la manifestazione cicloturistica nata da un’incredibile intuizione di Giancarlo Brocci. Una competizione che si svolge dal 1997 sulle strade bianche della provincia di Siena. Parole d’ordine passione, sudore e goliardia. Tutine, bici e abbigliamento d’epoca, in quello che è diventato un mood esportato in tutto il mondo! Chi non ha mai visto almeno una volta passare l’Eroica non ha idea di cosa sia il sacrificio nello sport. E quale sia il vero spirito degli sportivi. Chi vi ha partecipato, invece, lo sa, eccome se lo sa.

Un paese in subbuglio quando arriva la triste notizia della morte di Nedo Panti, l’infermiere con la passione del ciclismo. Ritrovato sul ciglio della strada che va a Mercatale, lascia tutti senza parole. Ma anche con qualche dubbio. A innaffiare il tutto non solo buon Chianti ma anche qualche altra morte.

Alessandro Mauro Rossi e Dario Cecchini mostrano entusiasti il loro libro. (Foto di @dariocecchinimacellaio on Facebook)

Quelle ferite alle gambe proprio non vanno giù al maresciallo Sarra e all’appuntato Scoppellitti. Ma nemmeno ai nostri Dario e Alessandro. Il sospetto è che non si tratti di semplici incidenti ma di veri e propri delitti. Ne nascono furti in casa di vecchi nobili, battute di caccia notturne, pedinamenti e intrighi. Ciclisti che, più che ciclisti, sembrano “finocchione a pedali”.

Cinghiali adulti di 150 chili che non attaccano l’uomo, che però non danno nemmeno l’impressione di voler offrire un Campari. Animali morti con pallottole fuori commercio. Storie più o meno incredibili che vedono come protagonisti Wanda Morelli, l’ex marito Arturo Vannini, il guardiacaccia Walter Cantini, il giornalista Leonzio Perotti e l’armarolo Mauro Santini. Ma soprattutto le polpette e il sushi di carne.

Dato che è vietato spoilerare, posso soltanto dire che in chiusura di libro c’è l’imperdibile ricetta del tonno del Chianti. Perché in fondo c’è un po’ di Piccolo Principe anche nel Tonno del Chianti. Il mio consiglio?

Tra le 100 cose da fare nella vita: iscriversi all’Eroica e andare a pranzo all’Officina della Bistecca. E se capitate a Firenze? Andate da i’ Sordo. Fanno una trippa che parla.

… se lo dice Dario Cecchini possiamo fidarci!

 

IL MISTERO DELLA FINOCCHIONA A PEDALI

di Dario Cecchini e Alessandro Mauro Rossi

LE CHIOCCIOLE – 207 pagine

Euro 13,00

La citazione da ricordare

«Si fece dare un pennarello, che il macellaio le porse con solennità, come fosse la fiaccola olimpica».

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