“Over seventy”, la traccia indelebile della fotografia

over seventy

Una mostra sugli anziani, sullo sport. Una visione articolata, intrecciata, segnante, che va oltre la sintassi della fotografia. Un progetto ambizioso di ricerca visiva, che intende affermare con forza l’importanza sociale del ruolo degli anziani scrigni e fonti inesauribili di strumenti, strategie e risposte. Quelli rapiti dall’artista non sono visi sconsolati o malinconici ma, al contrario, “armati” della propria vitalità in una ideale ed entusiastica rivolta contro lo stato delle cose, una visione imposta, una direzione obbligata.

La percezione è immediata su quale sia il reale avversario da battere: non la vecchiaia, bensì il suo stereotipo. Quell’idea per cui debba necessariamente essere un tempo che non ha più futuro, un panorama senza orizzonte, un’imposizione senza libertà di espressione. Una nota ironica di protesta. Un esercizio più che attuale di riflessione, quello che propone Massimo Zanconi.

L’artista maceratese tiene la macchina fotografica in mano da quando era piccino. Figlio d’arte, fotografo per professione e per passione, da sempre traduce la città e i suoi umori. Fissa con i suoi obiettivi gli eventi del territorio (Musicultura Festival, Macerata Opera Festival, Clown&Clown, Montelago Celtic Festival) di cui è oramai anche la memoria storica. Fotografo ufficiale di Overtime Festival, il Festival Nazionale del Giornalismo, del Racconto e dell’Etica Sportiva, è stato autore e curatore di innumerevoli mostre, collettive e personali. Le sue visioni si completano non solo con le inquadrature, ma anche con la presentazione delle immagini.

over seventy

Massimo Zanconi a Overtime Festival 2022.

Over seventy” è una mostra che ha come protagonista la parte del mondo sportivo che, un po’ come l’altra faccia della luna, «non si vede ma esiste» afferma il fotografo maceratese. Un percorso spaziale, emotivo e sensoriale aggiungo io. Un’esperienza tesa a esaltare il valore della cifra sportiva nella traduzione dell’immagine. La fotografia come traccia indelebile di ciò che ‘è stato’ davanti alla fotocamera. Il ritratto come scelta espressiva estetica e luogo di eventi psicologici. Lo sport come rappresentazione non mediata del messaggio, come linguaggio diretto.

Il ritaglio fisico di uno stato mentale.

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L’artista Nazareno Rocchetti fotografato da Massimo Zanconi.

 

Foto copertina – L’artista Silvio Craia fotografato da Massimo Zanconi.

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