A “Futura” memoria

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Nel panorama variegato dell’arte visiva e della grafica moderna, poche cose catturano l’attenzione come i simboli delle grandi manifestazioni internazionali. Il logo delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 rappresenta un emblema significativo, non solo per l’evento sportivo in sé, ma anche per ciò che simboleggia culturalmente e artisticamente.

L’inconfondibile segno grafico delle prossime Olimpiadi “Made in Italy” emerge come un’opera che fonde tradizione e innovazione. Il logo vincitore, ideato dallo studio di creativi Landor, risultato di un inedito processo di partecipazione pubblica attraverso una votazione online (lanciato ufficialmente sul palco di Sanremo 2021), ha visto trionfare il design denominato “Futura” con il 75% dei voti contro l’altro logo candidato (“Dado”). La scelta del nome non è casuale: esso incarna un messaggio di speranza e proiezione verso l’avvenire, evocando un’idea di progresso e sostenibilità, pilastri fondamentali dei Giochi del 2026.

“Futura” si presenta con una semplicità disarmante, composta da una cifra stilizzata “26” che, nella sua essenzialità, richiama la neve e il ghiaccio, elementi naturali intrinseci alle Olimpiadi Invernali. Apprezzo particolarmente la scelta minimalista, in netto contrasto con i loghi più complessi delle passate edizioni olimpiche. Un ritorno all’essenza. Un’ode alla purezza delle forme. Un’ode alla purezza del bianco.

Il logo delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

L’ariosità del disegno trasmette un senso di leggerezza e serenità, ma vi è molto di più sotto la superficie. La stilizzazione del “26” non è solo un espediente grafico, ma un simbolo che racchiude in sé il ponte tra due mondi: Milano e Cortina, due città con identità e tradizioni differenti, unite da un evento che celebra la coesione e l’inclusione. Il capoluogo lombardo centro pulsante di innovazione e moda. La città veneta gioiello delle Dolomiti e simbolo di un rapporto armonioso con la natura. Insieme trovano nel logo una sintesi visiva del loro connubio. Il design a sottolineare l’aspetto ecologico e sostenibile dell’evento, un tema caro agli organizzatori, in linea con le sempre più stringenti richieste di rispetto ambientale.

“Futura” si inserisce in una corrente di design contemporaneo che privilegia la semplificazione e la chiarezza visiva. Il suo “minimalismo concettuale” riflette un ritorno alle radici della grafica, dove la funzionalità non è sacrificata sull’altare dell’ornamento. La scelta di linee pulite e colori sobri è un omaggio alla tradizione del Bauhaus che enfatizzava l’importanza della forma come espressione della funzione.

Le mascotte Tina e Milo dispensano abbracci. (Foto di @milanocortina2026 on Instagram)

La scelta del logo attraverso una votazione popolare, novità assoluta nel panorama olimpico, democratizza un processo che, storicamente, è sempre stato riservato a una ristretta cerchia di esperti e designer. E se, da una parte, un approccio di questo tipo ha permesso il coinvolgimento del pubblico che è divenuto parte attiva nella costruzione dell’identità visiva dei Giochi, dall’altra è stata la partecipazione collettiva a infondere al logo una valenza emotiva e popolare, riflettendo un’identità condivisa.

Tuttavia, non mancano le critiche. Alcuni esperti hanno sottolineato come la semplicità del logo possa apparire eccessivamente banale, mancando di quel richiamo iconico e immediatamente riconoscibile che ha caratterizzato altre edizioni olimpiche. È una critica che, per quanto comprensibile, non tiene pienamente conto del contesto culturale e storico in cui il logo è nato. La bellezza di “Futura”, infatti, risiede nella sua capacità di trasmettere un messaggio complesso attraverso la semplicità, un’impresa non da poco nel campo del design visivo.

Il logo di Milano Cortina 2026, con la sua estetica raffinata e il suo messaggio potente, è destinato a diventare un’icona non solo dei Giochi Olimpici, ma della cultura visiva contemporanea. È un simbolo che parla di un futuro sostenibile, di una collaborazione armoniosa tra tradizione e modernità e di una partecipazione democratica senza precedenti.

Ora speriamo arrivino anche gli impianti sportivi!

 

Foto copertina – Le mascotte Tina e Milo sul palco di Sanremo con Amadeus. (Foto di @milanocortina2026 on Instagram)

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