“In pista” con Julia Kendall… e Audrey Hepburn

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Nata a Ixelles nel 1929, cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, è stata una delle attrici più famose e amate di ogni tempo. Ha vissuto il regime nazista e in gioventù ha studiato danza, passando poi al teatro e al cinema. Nominata ambasciatrice Unicef nel 1988 si è dedicata alla solidarietà, preferendo la famiglia alla visibilità pubblica. Audrey Hepburn è una dei soli diciassette individui Egot sulla terra. L’acronimo  indica i premi che onorano i risultati eccezionali in televisione, registrazione, cinema e teatro. Un sorta di “grande slam” che unisce Emmy, Grammy, Oscar e Tony!

Audrey Hepburn nel 1956. (foto di Bud Fraker, in pubblico dominio)

Audrey Hepburn è icona di stile. Emblema di femminilità e di delicatezza per eccellenza. Di moda, buon gusto e raffinatezza. Sono diventati cult le sue mise, le sue ballerine, i suoi tubini accompagnati da occhiali da sole anni 60. Incredibilmente chic! Le immagini di Colazione da Tiffany abbelliscono ancora oggi vetrine e locali di tutto il mondo. Per non parlare del gergo comune “un portasigarette lungo alla Audrey”.

A trent’anni dalla sua morte, continua a vivere, non solo attraverso i film, non solo grazie a capi intramontabili ancora presenti nei guardaroba, ma persino in un fumetto cult di Sergio Bonelli Editore.

Il soggetto è di Giancarlo Berardi. Genovese, classe 1949. Fin da studente mostra la sua passione per il teatro e la musica, cantando e suonando la chitarra. Inizia l’attività di sceneggiatore di fumetti nei primi anni settanta. Sono gli anni di Pimpa, degli esordi di Andrea Paz Pazienza, degli Scorpioni del deserto di Hugo Pratt. Gli anni di Mister No ideato da Guido Nolita, del suggello storico di Tex, Zagor e Diabolik, per cui Berardi scrive vari soggetti nel 1971. Nel 1974 per l’editore Sergio Bonelli, in coppia con Ivo Milazzo, Giancarlo crea Ken Parker (onestamente non mi ha mai fatto impazzire). La sua è una carica innovativa, una narrativa sempre al passo con i tempi, in grado di toccare tante tematiche, anche sociali. Ma la consacrazione nell’Olimpo della narrativa italiana del novecento arriva nel 1998.

julia kendall

Giancarlo Berardi.

“Nasce” Julia Kendall, la criminologa protagonista di un fumetto poliziesco dalle venature noir. Sono suoi gli ingredienti del look di Audrey Hepburn: pantaloni a sigaretta, dolcevita, gonne a vita alta, foulard. Semplice ma anche maliziosa, elegante nel suo vivere la quotidianità. La ricetta del successo è assicurata. Un personaggio femminile che ben incarna gli stilemi del genere – su tutti, le trame investigative e una certa introspezione psicologica (per meglio conoscere e preparare le tematiche della serie, Berardi partecipa come auditore per alcuni mesi ai corsi di criminologia dell’Istituto di Medicina Legale di Genova, ndr).

julia kendall

Julia Kendall, protagonista de “Le avventure di una criminologa. (© 2023 Sergio Bonelli Editore)

Il nome della protagonista deriva dalla gens Iulia, per omaggiare la sua origine italiana, mentre il cognome Kendall è scelto per sottolineare come il personaggio sia una creazione dell’autore di Ken Parker. Ad affiancarla nelle sue indagini ci sono quasi sempre il burbero tenente Alan Webb – ultimamente l’amore sta facendo cambiare qualcosa – con cui spesso si scontra a causa delle differenti posizioni politiche ed etiche, e il simpatico sergente “Big” Ben Irving. Amico fraterno e risolvi guai l’investigatore provato Leo Baxter. A riempire la sua vita privata ci sono l’anziana nonna Lillian, la sorella minore Norma – famosa modella dalla turbolenta vita privata – la governante Emily Jones, la paziente gatta Toni costantemente svegliata nelle notti insonni…e il recente Ettore Cambiaso, l’ispettore di Polizia made in Genova – sarà un caso? -. In attesa di sapere se sono rose o fiori appassiti, siamo arrivati all’inedito 294, “Corsa verso il cielo”. Il soggetto di Berardi, la sceneggiatura di Berardi e Maurizio Mantero. I disegni, molto belli ed efficaci, di Steve Boraley.

corsa verso il cielo

La copertina del numero di marzo. (© 2023 Sergio Bonelli Editore)

Il fumetto, diversamente dallo standard delle altre pubblicazioni della Bonelli, consta di 128 pagine anziché 96, esigenza per Berardi di avere a disposizione un maggiore spazio per meglio approfondire i personaggi e gestire il ritmo della narrazione. Come sempre ci accompagna il diario di Julia, introspettivo, sensibile, non sempre facile da seguire per noi maschietti.

Dalla copertina di Cristiano Spadoni si capisce subito perché ne parliamo a “Storie all’Overtime”. Macchine da corsa, caschi d’ordinanza, tensione in pista. Un’avventura a tutta velocità per la criminologa di Garden City.  Aidan Kerr, race number 22, ha una grande passione: le auto da corsa. Al suo fianco Ray Cramer, l’omino d’officina che tutti vorremmo avere quando si accende una spia rossa sul cruscotto.

Siamo a tre gare dal termine del campionato. Centosessanta curve, con diciotto tornanti. Categoria open wheel. A differenza delle unlimited in cui trovi le grandi case automobilistiche, le open vengono prodotte da piccoli team, spesso artigianali. Non il massimo dell’estetica, ma sicuramente in grado di appassionare il pubblico. Spazio puro alla creatività.

corsa verso il cielo

Una delle tavole del numero di marzo. (© 2023 Sergio Bonelli Editore)

Aidan è in vantaggio su Miky Yang e Danny Scott che ha dominato lo scorso campionato. Ma poi il numero 98 di Marani fa il patatrack. Un masso finisce in strada. Aidan finisce in un burrone. Pellaccia salva, macchina in officina. Per inseguire il suo sogno, il “nostro” protagonista si indebita fino al collo. E’ scontroso al lavoro alle prese con le gru robotizzate. La moglie – una santa – non vuole più sentire scuse. “O smetti o ti mollo!”. Si mette male.

Come nelle peggiori delle situazioni appare lo strozzino di turno, all’anagrafe Lin Colson, occhiale alla Scarface. Giacca improbabile. I guai non vengono mai da soli. Fred si deve operare, nel vocabolario della banca “micro credito” non risulta pervenuto. La voglia di smettere è tanta, ma c’è chi lo tiene in scacco minacciando di fare del male a sua moglie e a sua figlia. Per lui, Julia è l’unica speranza di uscire dai guai…

Audrey Hepburn…ops, scusate…Julia Kendall forever!

 

Foto copertina – Il numero di marzo 2023 di “Julia – Le avventure di una criminologa” (© 2023 Sergio Bonelli Editore)

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