“Giorni Selvaggi”. Una vita sulle onde

Print Friendly, PDF & Email

Non conosco il mondo del surf. Sono sincera. Le mie uniche esperienze con questo sport sono state la visione del film “Un mercoledì da campioni” e l’affascinante documentario sull’hawaiano Garrett McNamara, il primo surfista ad avere il fegato di cavalcare un’onda della portata di un palazzo a dieci piani, atleta che a metà degli anni 2000 si è guadagnato il record  mondiale surfando a Nazarè in Portogallo. Da quel momento Nazaré ha iniziato a suscitare sempre più attenzione mediatica, palcoscenico del nuovo record mondiale del 2020. In questo caso l’eroe di turno è il tedesco Sebastian Steudtner che surfa un’onda di 26,21 metri.

Nel vasto oceano della letteratura sportiva, poche opere riescono a catturare l’essenza dell’amore e dell’ossessione per una disciplina tanto fisicamente estenuante quanto spiritualmente gratificante come il surf. Tra queste spicca “Giorni Selvaggi” di William Finnegan, un memoir avvincente che, attraverso le sue pagine fluide e ricche di emozioni, offre un’immersione profonda nel mondo affascinante del surf.

giorni selvaggi

La copertina del libro.

Finnegan, noto giornalista e scrittore, è staff writer del New Yorker e autore di opere di giornalismo internazionale. Ha affrontato in particolare questioni di razzismo e conflitto nell’Africa meridionale e politica in Messico e Sud America, nonché di povertà tra i giovani negli Stati Uniti ed è ben noto per i suoi scritti sul surf. Finnegan con i sui “Giorni selvaggi” conduce i lettori in un viaggio attraverso le sue esperienze di vita legate al surf, dal suo primo incontro con le onde nelle Hawaii fino alle avventure in giro per il mondo alla ricerca della cresta perfetta.

«Le onde sono il campo da gioco. Il fine ultimo». Ma sono anche l’avversario, la nemesi. William Finnegan ha subìto l’incanto del mare fin da bambino, in California, vedendo i surfisti «danzare sull’acqua». A tredici anni andrà a vivere ai piedi del cratere di Diamond Head, alle Hawaii. E quell’incanto si trasformerà a poco a poco in una devozione assoluta al dio oceano. A venticinque anni, il suo sogno è di rigenerarsi agli Antipodi e vedere il mondo prima che si trasformi tutto in Los Angeles. Inizia così «la ricerca», il viaggio dell’Inverno senza fine, la circumnavigazione del globo a caccia di onde.

Il libro, vincitore del Premio Pulitzer nel 2016, non è solo un racconto di avventure, ma anche una riflessione intima sull’importanza del mare nella vita di chi lo abbraccia come stile di vita.

A mio avviso uno degli elementi più affascinanti del libro è la capacità dell’autore di trasmettere l’essenza stessa del surf. Non solo uno sport, ma appunto una vera e propria filosofia, una via per comprendere sé stessi e il mondo che ci circonda. Le onde non più semplici fenomeni naturali, ma partner, avversari, addirittura nemici mortali. Onde che attraggono come sirene di omerica memoria, che invitano il surfista a una danza delicata e pericolosa sull’acqua e attraverso di essa.

Finnegan si trova di fronte alla sfida di esplorare le proprie memorie, di mediare tra la verità storica e la soggettività delle sue esperienze. Questo processo, come sottolinea egli stesso, implica una negoziazione delicata tra privacy e condivisione, tra ricordi personali e narrazione pubblica.

Un approccio “pop” che rende accessibile al lettore neofita il linguaggio tecnico del surf di cui l’autore sa mantenere l’autenticità vernacolare del surfista, senza compromettere la leggibilità del testo. Questo sforzo si traduce in una narrazione, coinvolgente e ricca di dettagli, che permette a chiunque, me compresa, di immergersi completamente nel mondo delle tavole galleggianti. Un racconto di avventure, il diario di un’ossessione, da cui si sprigiona – per la prima volta nella letteratura – il terribile splendore del surf: i suoi codici tribali, lo studio dei venti, la lunga attesa dell’onda.

Giorni Selvaggi” è anche un tributo alla potenza dell’amicizia. Il surf non solo come sport individuale, ma anche un’esperienza condivisa, un rito collettivo, capace di creare legami profondi tra persone provenienti da ogni angolo del pianeta. Una lettura imperdibile per gli amanti dello sport e gli appassionati di viaggi, ma anche per coloro che vogliono un po’ sognare e che cercano ispirazione nel mare infinito della vita.

Dove andiamo questa estate?

GIORNI SELVAGGI

di William Finnegan

66THAND2ND – 500 pagine

Euro 25

Foto copertina di Brigitte Bourger, CC BY-SA 4.0

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp
LinkedIn
Pinterest

Scrivi un commento

Articoli Recenti:

Il Laboratorio Bernabeu

Inizia nel 2020 il cantiere del nuovo Santiago Bernabeu, lo stadio del Real Madrid che grazie all’intervento progettato dal gruppo Sener si rifarà il look diventando ancora più funzionale e iconico

Leggi Tutto »

Autore

Segui Overtime Festival

Articoli Recenti

Torna in cima