L’ennesimo successo di Federica Brignone

Print Friendly, PDF & Email

È inutile girarci attorno, sono giorni difficili e pieni di angoscia. La nostra attenzione e i nostri pensieri sono focalizzati sulle drammatiche notizie che arrivano dall’Ucraina, sull’evoluzione di un conflitto che facciamo ancora fatica a metabolizzare, a credere possa essere realmente stato scatenato nel cuore dell’Europa, a così poche migliaia di chilometri dalle nostre case. Abbiamo negli occhi immagini di morte e distruzione, di case e città in fiamme, di donne e bambini ucraini che scappano dalla guerra dirigendosi verso confini stranieri e un destino ignoto, con in mano trolley in cui hanno stipato tutto ciò che resta di una vita intera.

In questo scenario così cupo e nefasto, per noi che lo amiamo così tanto lo sport, con le gesta dei suoi campioni, rappresenta un toccasana, ci conforta, ci coccola, non ci fa certo dimenticare – non sarebbe giusto che ciò accadesse – atrocità della guerra e priorità della vita ma ci regala almeno qualche minuto di svago e spensieratezza.

Con questo articolo vogliamo ricordare una delle imprese sportive che in questi delicati giorni ci ha fatto più gioire, la conquista della Coppa del Mondo di SuperG da parte di Federica Brignone, prima sciatrice italiana della storia a riuscirci. Meritata ed ennesima consacrazione per un’atleta dal talento cristallino, dalla determinazione feroce, un’agonista nata che ha realizzato con caparbietà il sogno inseguito fin da bambina, quello di diventare una sciatrice polivalente, capace di andar forte ed essere competitiva in tutte le specialità, su tutti i tracciati.

federica brignone

Federica Brignone in azione nel Gigante di Pechino 2022 concluso con la conquista della medaglia d’argento. (@ConiNews on Facebook)

Il successo nella classifica della Coppa di SuperG è stato ottenuto con una gara di anticipo superando l’agguerrita e qualificata concorrenza di atlete del calibro di Elena Curtoni, Sofia Goggia, Lara Gut-Behrami, Mikaela Shiffrin, Corinne Suter. Frutto di una straordinaria costanza di rendimento e delle tre vittorie, una più entusiasmante dell’altra, conquistate a St. Moritz, Zauchensee e Garmisch, in quest’ultimo caso ex aequo con l’austriaca Cornelia Huetter.

Federica Brignone ha messo in bacheca l’ennesimo trofeo, scritto un’altra pagina esaltante dello sci azzurro, aggiornato la lunga lista dei successi e dei primati: è la sciatrice italiana più vincente di sempre in Coppa del Mondo, dove si è imposta in 19 occasioni, superando per numero di successi altre splendide icone di questo sport come Deborah Compagnoni e Isolde Kostner. Ha conquistato una Coppa generale – prima e unica azzurra a portarsela a casa – e quattro Coppe di specialità – oltre a quella in SuperG appena vinta, due in Combinata e una in Gigante.

Un palmares eccezionale, difficilmente eguagliabile, cui vanno aggiunte tre medaglie olimpiche che hanno dimostrato come la portacolori del Centro Sportivo Carabinieri abbia la rara capacità di raggiungere il top della condizione quando conta, di saper gestire le enormi e inevitabili pressioni che accompagnano gli appuntamenti più importanti, di adattare rapidamente materiali e qualità tecniche a piste e pendii mai affrontati in precedenza, trovandosi a proprio agio su ogni tipologia di neve, perfino su quella cinese risultata così indigesta durante le Olimpiadi a tante campionesse tra cui Mikaela Shiffrin. Doti eccelse e non comuni che hanno consentito all’atleta valdostana di centrare il primo podio stagionale 2021/22 in Gigante proprio nell’occasione più azzeccata di tutte, a Pechino, con un fantastico argento olimpico a pochi centesimi di secondo dalla vincitrice svedese Sara Hector.

Se c’è un rammarico nella carriera di Federica, da lei stessa più volte pubblicamente ammesso, è stato quello di non aver potuto festeggiare in maniera completa ed entusiasmante la conquista della Coppa del Mondo generale 2020. La stagione venne anticipatamente interrotta, dopo lo svolgimento di 36 delle 44 gare in programma, a causa della pandemia di Covid-19 con l’annullamento, tra l’altro, delle finali previste in Italia, a Cortina d’Ampezzo. In quel periodo, drammaticamente contrassegnato dal lockdown e dal suono delle sirene delle ambulanze che squarciava il silenzio spettrale delle nostre città, non ci fu alcuna possibilità di condividere la gioia della vittoria con i tifosi né di organizzare una cerimonia in grande stile come quella dedicata l’anno successivo a Petra Vhlova dal suo Paese, la Slovacchia, che per celebrarla indisse una festa nazionale di Stato, con tanto di ricevimento ufficiale presso la residenza della presidente della Repubblica Zuzana Caputova. La Coppa di Cristallo venne consegnata a Federica a domicilio, nella sua casa di La Salle. Soprattutto quel successo, prima di allora mai ottenuto da un’atleta italiana, ebbe un’eco mediatica e una celebrazione assai inferiori a quanto avrebbe meritato la portata storica dell’impresa. In quel momento i media avevano altro da raccontare, il Paese altro a cui pensare.

federica brignone

Federica Brignone con il bronzo conquistato in Supercombinata a Pechino 2022. (@ConiNews on Facebook)

Una contingenza che non ha consentito di tributare il giusto risalto alle sue performance, di regalarle una popolarità più diffusa che travalicasse l’ambiente dello sci e degli appassionati di sport. Qualche addetto ai lavori, è inutile negarlo, non la ama neppure particolarmente per via di alcune scelte – come quella di farsi allenare dal fratello Davide – e di una personalità trenchant, decisa, fuori dagli schemi.

A noi è interessato incentrare questo articolo sulle tante imprese sportive della Brignone, tralasciando appositamente gli aspetti legati alle sue interviste che hanno spesso dato adito a polemiche, fornendo succulenti spunti per i titolisti dei giornali. Certo, senza addentrarci nei particolari, anche a noi alcune sue affermazioni e tesi su diversi argomenti sono apparse non del tutto condivisibili. Apprezziamo però la sincerità di Federica, il desiderio di dire ciò che pensa senza filtri e senza peraltro risparmiare spesso critiche anche a sé stessa, il non volersi omologare ad un politicamente corretto sempre più imperante.

Intanto, questa è la cosa importante, continuiamo ad ammirare la sciata potente, elegante ed efficace di una grande campionessa, ad esaltare la sua collezione di successi che proprio mentre scriviamo si arricchisce di un nuovo podio in Coppa del Mondo, grazie al secondo posto nel Gigante di Lenzerheide.

 

Foto copertina di Fis Ski TV da YouTube, CC BY 3.0)

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp
LinkedIn
Pinterest

Scrivi un commento

Articoli Recenti:

Under Pressure

L’installazione a cura dell’artista slovacco è composta da otto figure che si esercitano con la testa intrappolata in cinghie. In questo modo, Truben riflette sullo stress e sulla pressione lavorativa, che spesso la società cerca di risolvere solo con l’esercizio fisico

Leggi Tutto »
overtime film festival 2023

Overtime Film Festival 2023, ecco i vincitori

Anche quest’anno Macerata ha ospitato opere provenienti da ogni parte del mondo che trattano lo sport nella sua accezione più ampia, con una particolare e mirata attenzione alla sua componente etica e valoriale, dando spazio ai talenti italiani e internazionali e alla loro creatività

Leggi Tutto »

Autore

Segui Overtime Festival

Articoli Recenti

Torna in cima