Parigi. La creatività si ispira allo sport.
Dopo venti anni nell’industria degli eventi, Jeremy Nassir, classe 1978, decide di presentare al mondo la sua personale visione e fonda Trajectorie Studio con l’ambizione di sfumare le linee di demarcazione tra due universi apparentemente antagonisti ma dotati in realtà della stessa straordinaria energia comunicativa: l’arte e lo sport.
Produttore e coproduttore di molte opere artistiche ispirate allo sport – dipinti, sculture, oggetti di design e illustrazioni – Trajectoire Studio collabora con una ampia gamma di artisti che si esprimono sul tema dimostrando che lo sport ispira. Qualunque sia il mezzo utilizzato.
Curiosità, desiderio di aprirsi a nuove esperienze e uno sguardo nuovo sulla contemporaneità, questi i topic del lavoro di Jeremy e del suo studio creativo.
E dopo l’anteprima del febbraio 2019, Trajectoire Studio, dal 17 al 23 dicembre 2021, ha presentato una nuova edizione della sua mostra When Basketball Inspires, divertente, cinetica e interattiva. Un parco giochi artistico punteggiato da opere di molteplici materiali e tutt’altro che effimere, visto che potevano essere acquistate.
L’occasione è stata il lancio del libro, “When basketball inspire”, di cui la mostra è un’estensione. Il volume di 300 pagine dalla copertina rosa, in vendita oltre che nel pop up store allestito durante la mostra nel sito di Trajectoire Studio, è una capsule collection di palloni creati dal suo fondatore e decorati con motivi ispirati alle sue origini iraniane.
Tante le artiste e gli artisti contemporanei che hanno declinato il Bball in tutte le forme – banconote, velluti, ceramiche, paraventi, marmi, disegni a carboncino, plexiglass, cemento o fili tesi – attorno a un campo centrale circondato da 19 altoparlanti che trasmettevano i suoni di una partita per un’immersione totale. Davanti al canestro, uno schermo gigante con contenuti video 3D e giochi di tipografia, oltre a un film in bianco e nero di due minuti, “Equilibrium”, del regista Axel Morin, che racconta l’emozione che questo sport può portare, attraverso la relazione che gli esseri umani hanno con la palla.

La palla a spicchi e l’arte, un rapporto indagato anche da LACOLLETTIVA, la mostra promossa in occasione di Overtime 2019.
Tra le “giocatrici” selezionate per l’inedito match ancora Pauline Furman, con due creazioni – Growing e To my teenager years – nuove rispetto a quella della precedente edizione (una gigantesca piramide di palloncini colorati) e Elsa Martino, Girls bounce con un’opera in cui gli strati di legno dipinti e sovrapposti formano una composizione colorata attorno al cesto.
Foto copertina – Un fotogramma dal video di presentazione di “When Basketball Inspires”.