Don Issue #3, il villaggio dei bambini

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Dobbs Ferry, New York. Qui ha sede The Children’s Village, organizzazione no profit, la cui missione è radicata nel fornire risorse e sostegno ai giovani a rischio attraverso una serie di iniziative innovative e programmi immersivi e si impegna a utilizzare l’istruzione come mezzo per consentire ai bambini di prosperare socialmente ed economicamente e coltivare il cambiamento nelle loro comunità.

L’edificio nasce nel 1851 con il nome di New York Juvenile Asylum per fornire assistenza residenziale agli orfani e ai “minori delinquenti” che vagavano per le strade di Manhattan e le ammissioni, nel corso del XIX secolo, riflettevano l’ondata di immigrazione, inizialmente dal Nord Europa e successivamente dall’Europa meridionale e orientale.

Nel 1856 viene completato il campus di Washington Heights, diventata poi luogo di accoglienza per oltre mille ragazzi, e senza distinzione di colore. Ma è nel 1901 che inizia la storia del Villaggio dei Bambini di Dobbs Ferry che nel 1927 diventa la prima agenzia di assistenza all’infanzia nel paese a istituire una clinica psichiatrica all’interno del suo campus e ad aprire, sempre negli anni ’20, la Scuola Nazionale di Formazione per Dirigenti e Operai delle Istituzioni,  prima struttura del suo genere che, in seguito, diventa parte della New York School of Social Work.

Nel 2001 viene completato il progetto di ristrutturazione del campus: vengono rinnovati venti cottage e ne vengono costruiti due nuovi insieme a un nuovo centro medico.

Donovan Mitchell insieme agli altri volontari di Spidacares. (Foto da myway45.com)

Oggi, il The Children’s Village gestisce un campus residenziale su circa 180 acri del sito originale e ha ampliato i propri servizi ai bambini e alle famiglie di tutta l’area metropolitana di New York.

Uno dei luoghi più popolari nel campus Dobbs Ferry è il Technology Hub. Dalle lezioni di programmazione ai tour virtuali dei musei fino ai tornei di gioco. Tutto è stato possibile grazie al finanziamento iniziale della Fondazione Garden Dreams e al sostegno di Spidacares, la fondazione della guardia degli Utah Jazz, Donovan Mitchell, la cui nonna Blossom Wright aveva vissuto e lavorato presso il Children’s Village.

Foto da myway45.com

Il giocatore della NBA, che nel 2020 aveva speso 12 milioni di dollari per la creazione di borse di studio per studenti a basso reddito e per la costruzione di una nuova palestra all’avanguardia denominata Don presso la Greenwich Country Day School, sua alma mater, in questa occasione, insieme alla mamma Nicole, ha donato sedie da gioco, controller e maglie personalizzate e ha presentato il progetto a Microsoft che, a propria volta, ha fornito computer e tablet, software e corsi di apprendimento.

Ma non basta. In contemporanea con l’uscita delle sue nuove sneakers, le Don Numero 3, Mitchell ha voluto condividere il suo amore per il basket con i bambini svantaggiati e in collaborazione con Adidas ha ristrutturato, e inaugurato appena un anno fa, i tre playground del campus residenziale del Children’s Village arruolando artisti locali che hanno dato vita alle vivaci pavimentazioni, chiamate Don Issue #3, con un design ispirato proprio dai colori delle sue nuove scarpe.

 

Foto copertina da myway45.com

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