Bielsa, El Loco che conquistò Marsiglia

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bielsa loco

Non vincere nulla, neanche una coppetta, zero tituli per dirla alla José Mourinho, ma entrare ugualmente nel cuore e nella mente di una tifoseria che ti osanna e ama alla follia, con cui hai costruito un rapporto empatico e viscerale fino a diventare un tutt’uno con essa. Restare sulla panchina di un club per una sola stagione o poco più, ma divenire un capitolo importante e non una semplice parentesi della storia di quella società. Incappare lungo la strada verso il successo in qualche penalizzante decisione arbitrale senza farne un dramma o peggio ancora un alibi, convincendo tutto l’ambiente che è meglio perdere in questa maniera piuttosto che vincere immeritatamente con qualche aiutino.

Sono questi i successi più grandi centrati dal tecnico argentino Marcelo Bielsa alla guida nella stagione 2014/15 dell’OM, l’Olympique Marsiglia, una delle squadre più iconiche e blasonate di Francia, espressione simbolo e vanto di una città dalle mille sfaccettature, dall’anima accogliente e ribelle, tra le più appassionate e calde d’Oltralpe non solo in virtù del clima tipico della Provenza, da sempre contrapposta alla meravigliosa ma algida Parigi.

A ricostruire la breve ma intensa esperienza marsigliese dell’allenatore originario di Rosario contribuisce il libro del giornalista Fabio FavaLoco a Marsiglia” (2021, Edizioni InContropiede) con prefazione di Matteo Dotto.

bielsa loco

La copertina del libro. (Foto di Angelo Spagnuolo)

Viene ripercorsa una annata calcistica dalle mille emozioni, un adrenalinico viaggio sulle montagne russe caratterizzato da alti e bassi, vittorie travolgenti e cadute rovinose, speranze e delusioni. Il tutto accompagnato dall’entusiasmo sfrenato e debordante dei Marsigliesi che percepiscono Bielsa come uno di casa, forse proprio perché come loro è un po’ “loco”, “pazzo”. Un appellativo, divenuto marchio di fabbrica, “conquistato” a suon di dichiarazioni genuine e gesti eccentrici fin dai tempi della sua esperienza alla guida del Newell’s Old Boys, la squadra di Rosario che condusse a vincere un Torneo di Apertura e uno di Clausura interrompendo in Argentina il tradizionale strapotere dei club di Buenos Aires e Avellaneda.

L’inizio di stagione francese è travolgente. Con una serie di vittorie consecutive accompagnate da un gioco offensivo e spumeggiante Bielsa riaccende gli entusiasmi della tifoseria marsigliese da tempo sopiti dopo annate opache, rese ancora più amare dal veder trionfare i rivali di sempre, il Lione e soprattutto il Paris Saint Germain reso ricco e vincente, dopo una storia niente affatto esaltante, dall’avvento dei proprietari qatarioti ma ancora comunque incapace di conquistare una Champions League, a differenza dell’Olympique, unica squadra transalpina a esserci riuscita grazie al gol di Basile Boli nella finale del 1993 contro il Milan, come sottolineano ancora oggi con orgoglio i supporters provenzali.

Alberto Facchinetti, editore di inContropiede. (Foto Overtime)

Ad ogni giornata di campionato che passa il Vélodrome, lo stadio di casa, trabocca sempre più di entusiasmo e passione, la squadra conclude al comando il girone di andata subendo qualche gol di troppo ma segnando tanto, Gignac si è scoperto un realizzatore implacabile, Payet e Mendy illuminano, sembra scritto da qualche parte che quello sia proprio l’anno dell’OM, la stagione giusta per tornare a essere padrone del campionato.

Nel girone di ritorno però qualcosa si inceppa, il gioco orchestrato da Bielsa è tanto spettacolare e dinamico quanto dispendioso e logorante a livello fisico e soprattutto mentale. La squadra perde smalto e troppi punti per strada, subisce un palese torto arbitrale nel big match contro il Lione, quando, prima dell’avvento della Goal Line Technology, non gli viene assegnata una rete nonostante il pallone sembri aver completamente oltrepassato la linea di porta.

Alla trentunesima giornata, il 5 aprile 2014, si presenta comunque allo scontro diretto contro il Paris Saint Germain con soli due punti di distacco, ancora in piena lotta per il titolo, con la possibilità di scavalcare, vincendo quell’incontro, la capolista. La partita è un’altalena di emozioni, l’OM va due volte in vantaggio ma viene in entrambe le occasioni raggiunto dal PSG, fino allo sfortunato autogol di Morel che consegna la vittoria ai parigini fissando il punteggio definitivo sul 2-3.

E’ la fine dei sogni di gloria. L’incantesimo si rompe, a quella sconfitta ne seguiranno altre tre consecutive e la mancata qualificazione in Champions League. Tuttavia, come ricorda nel libro Cosimo Bartoloni, coordinatore della Brigata Marsiglia, il gruppo di tifosi italiani che segue le sorti dell’OM, quella sera di aprile del 2015 uscendo dallo stadio il pensiero di tutti era rivolto ai tifosi del PSG: «Potrete pure vincere un altro titolo, ma non sarete mai come noi». Delusi ma estremamente fieri di essere Phocéens, di tifare Olympique, di quella indissolubile unione creatasi tra giocatori, sostenitori e città.

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I tifosi del Leeds United rendono omaggio al “Loco” dopo la promozione in Premier League. (Foto di Mtaylor848, CC BY-SA 4.0 DEED)

Questo è il lascito di Bielsa che se ne andrà da Marsiglia all’inizio della stagione successiva per contrasti con la dirigenza, il vero motivo per cui è ancora ricordato con nostalgia a tanti anni di distanza, per cui gli ultras dei South Winners e della intera Virage Sud gli hanno tributato così tanti messaggi pieni di affetto e riconoscenza: l’essere riuscito a riportare l’entusiasmo genuino, il senso di appartenenza nei confronti dell’Olympique, l’aver restituito il calcio e la sua autenticità ai tifosi, al di là del risultato, oltre la vittoria. Perché «il successo è un’eccezione. Gli esseri umani qualche volta trionfano, ma di solito progrediscono, combattono, lottano e, di tanto in tanto, vincono. Ma solamente di tanto in tanto». Parole e filosofia di vita del Loco Marcelo Bielsa.

 

LOCO A MARSIGLIA

di Fabio Fava

EDIZIONI IN CONTROPIEDE – 125 pagine

Euro 14,50

 

Foto copertina – Marcelo Bielsa sulla panchina del Marsiglia. (Foto di Mathieu da Marsiglia, CC BY-SA 2.0 DEED)

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