
Noel Gallagher, sotto il segno di George Best
Noel Gallagher, che oggi compie 53 anni, non avrà molti ricordi di quel 1967. Buon per lui, dato che non è stato certo un anno da incorniciare per i tifosi del City.
Noel Gallagher, che oggi compie 53 anni, non avrà molti ricordi di quel 1967. Buon per lui, dato che non è stato certo un anno da incorniciare per i tifosi del City.
Forse, nella storia dello sport italiano, non esiste un altro come Nicola Pietrangeli, campione consapevole del fatto che nella vita sia necessario un atteggiamento disincantato, anche verso i ricordi.
Il 7 per molti anni è stato sinonimo di ala destra, presenza laterale e marginale. I big rifiutano di indossarlo, non vogliono quel numero che qualche anno più tardi regalerà sorrisi ed emozioni, gioie e fantasie, magie e poesie.
Il 23 maggio di 28 anni fa Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta persero la vita nella strage di Capaci. Le parole di Dario Mirri, presidente del Palermo, all’epoca semplice tifoso rosanero.
Non c’è mai stato un salto nel futuro così lungo, ampio, profondo ed esagerato come quello che fece Bob Beamon il 18 ottobre 1968 sulla pista di atletica dell’Estadio Olímpico Universitario di Città del Messico.
Con l’annullamento della stagione di pallanuoto, l’allenatore della Pro Recco ha annunciato ufficialmente la fine della sua carriera. Questa è la sua vita, raccontata da sé stesso in prima persona, ricostruita attraverso le interviste di questi anni.
Noel Gallagher, che oggi compie 53 anni, non avrà molti ricordi di quel 1967. Buon per lui, dato che non è stato certo un anno da incorniciare per i tifosi del City.
Forse, nella storia dello sport italiano, non esiste un altro come Nicola Pietrangeli, campione consapevole del fatto che nella vita sia necessario un atteggiamento disincantato, anche verso i ricordi.
Il 7 per molti anni è stato sinonimo di ala destra, presenza laterale e marginale. I big rifiutano di indossarlo, non vogliono quel numero che qualche anno più tardi regalerà sorrisi ed emozioni, gioie e fantasie, magie e poesie.
Il 23 maggio di 28 anni fa Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta persero la vita nella strage di Capaci. Le parole di Dario Mirri, presidente del Palermo, all’epoca semplice tifoso rosanero.
Non c’è mai stato un salto nel futuro così lungo, ampio, profondo ed esagerato come quello che fece Bob Beamon il 18 ottobre 1968 sulla pista di atletica dell’Estadio Olímpico Universitario di Città del Messico.
Con l’annullamento della stagione di pallanuoto, l’allenatore della Pro Recco ha annunciato ufficialmente la fine della sua carriera. Questa è la sua vita, raccontata da sé stesso in prima persona, ricostruita attraverso le interviste di questi anni.
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