FILIPPO ROMA

Nato a Roma nel 1970, è laureato in Economia. Prima di diventare un volto televisivo e cinematografico ha cambiato diversi lavori, facendo varie esperienze in differenti campi. Appena laureato è stato infatti responsabile della riscossione dei crediti di una piccola società che vendeva gas. Successivamente ha gestito per poco più di un anno un impianto Agip sull’Autostrada del Sole. Quindi per circa due anni ha fatto lo sceneggiatore televisivo e cinematografico collaborando tra gli altri con Mario Monicelli. Nel 1999 è entrato a Radio Capital, emittente del Gruppo L’Espresso, come autore testi fino diventarne il responsabile del marketing nel 2002. Due anni dopo ha mollato tutto ed è entrato a «Le Iene», lasciando il certo per l’incerto, un contratto a tempo indeterminato per un lavoro non del tutto sicuro…e tutto questo con una famiglia «a carico». Nel tempo è diventato uno degli inviati di punta della trasmissione con servizi citati anche dalla stampa estera (New York Times – autunno 2018). In questi anni si è sempre distinto per servizi di stampo giornalistico su temi importanti e «pericolosi» quali la mafia («Toto Boss»), la politica («False restituzioni dei parlamentari 5 stelle»)…alternati di tanto in tanto a servizi leggeri e divertenti, di puro intrattenimento. Dopo 16 anni è ancora lì e nel frattempo da semplice inviato è stato anche «promosso» conduttore della trasmissione.

Nel 2017 gli è stato conferito il premio MARIO FRANCESE, assegnato periodicamente dall’ordine dei giornalisti di Sicilia. E’ stato premiato per la sua inchiesta sulle firme false dei 5 Stelle a Palermo. Tra i precedenti premiati Gianni Minoli, Michele Santoro e Milena Gabbanelli.
Nel 2018 gli è stato assegnato il PREMIOLINO, il premio giornalistico più antico e prestigioso d’Italia, per la sua famosa inchiesta sulle false restituzioni di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Il 24 settembre 2020 è uscito il suo nuovo libro “BOOMERANG” (Salani Editore).

Ad Overtime 2020 sarà protagonista di una simpatica intervista con Urs Althaus, il mitico Aristoteles del film “L’allenatore nel pallone”.

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