La sala Castiglioni, un autentico gioiello, ultimato il consolidamento statico che ha interessato l’ala est del fabbricato che ospita la biblioteca Mozzi Borgetti, è stata riaperta dopo oltre dieci anni in cui, per le diverse emergenze della struttura, è stata utilizzata come deposito.
Grazie alla realizzazione del nuovo deposito librario sotto piazza Vittorio Veneto, nella sala restano oggi soltanto i volumi della biblioteca della nobile famiglia di Cingoli alla quale appartenne papa Pio VIII, che fu acquisita e sistemata negli anni Trenta grazie all’interessamento del bibliotecario Giovanni Spadoni.
Sorta come cappella – oratorio della congregazione dei nobili al tempo in cui l’edificio era il Collegio gesuitico maceratese, divenne poi sala di ritrovo e da ballo perla Societàdel Casino, il sodalizio fondato nel 1809 che utilizzava anche il teatrino annesso nell’edificio retrostante (ex pinacoteca comunale). Il bel soffitto cassettonato fu voluto proprio dalla Società del Casino per alzare e rendere più elegante la sala ed è stato restaurato negli anni Novanta.
La sala, destinata a ospitare incontri, conferenze e altre iniziative, va ad arricchire il già ampio patrimonio dei luoghi artistico – culturali della città.