Ad ornamento della città, a diletto pubblico.
Un impianto sportivo d’epoca, un’eleganza inimitabile. Lo Sferisterio è testimonianza di un grande e glorioso passato e modello di ispirazione per un ambizioso futuro, anche sportivo, della città.
“Photo by Unsplash”
Un impianto sportivo d’epoca, un’eleganza inimitabile. Lo Sferisterio è testimonianza di un grande e glorioso passato e modello di ispirazione per un ambizioso futuro, anche sportivo, della città.
Lo sport legato a doppio filo alla politica a stelle e strisce. Nessun presidente escluso: da Lincoln a Trump, passando per Roosevelt, i Bush e Obama, tutti alle prese con il lancio della prima palla del campionato di baseball. E non solo.
Il Tour e, con esso, il racconto di Pietro Pisaneschi sono quasi arrivati a Parigi, ma c’è ancora tempo per analizzare la salita più ripida della Grande Boucle, qualche esclusione eccellente e persino un accordo last minute.
Prosegue il viaggio di Pietro Pisaneschi nel Tour de France 2020, che ci mette di fronte al primo arrivo in salita, ma anche a regole capziose e a fughe più o meno riuscite.
Una lunga passeggiata attraverso la natura, il dolore, l’orgoglio, il coraggio. Da Fabriano a L’Aquila, passando per i borghi devastati dal sisma, la speranza della ricostruzione passa anche dal Cammino delle Terre Mutate.
Un impianto sportivo d’epoca, un’eleganza inimitabile. Lo Sferisterio è testimonianza di un grande e glorioso passato e modello di ispirazione per un ambizioso futuro, anche sportivo, della città.
Lo sport legato a doppio filo alla politica a stelle e strisce. Nessun presidente escluso: da Lincoln a Trump, passando per Roosevelt, i Bush e Obama, tutti alle prese con il lancio della prima palla del campionato di baseball. E non solo.
Il Tour e, con esso, il racconto di Pietro Pisaneschi sono quasi arrivati a Parigi, ma c’è ancora tempo per analizzare la salita più ripida della Grande Boucle, qualche esclusione eccellente e persino un accordo last minute.
Prosegue il viaggio di Pietro Pisaneschi nel Tour de France 2020, che ci mette di fronte al primo arrivo in salita, ma anche a regole capziose e a fughe più o meno riuscite.
Una lunga passeggiata attraverso la natura, il dolore, l’orgoglio, il coraggio. Da Fabriano a L’Aquila, passando per i borghi devastati dal sisma, la speranza della ricostruzione passa anche dal Cammino delle Terre Mutate.
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