Heysel, trent’anni di interrogativi
Ciao a tutti, io mi chiamo “Tango”. Sono ormai soltanto un anziano pallone in disuso, dimenticato dentro un freddo stanzino chiuso in un sottoscala. Sono
“Mat Botsford on Unsplash”
Ciao a tutti, io mi chiamo “Tango”. Sono ormai soltanto un anziano pallone in disuso, dimenticato dentro un freddo stanzino chiuso in un sottoscala. Sono
Maggio, tempo di ciclismo rosa e tricolore. Imperversa sugli asfalti d’Italia la più importante corsa a tappe della nazione, con al seguito le immancabili disquisizioni
Ammettiamolo: quando la storia dello sport incrocia sulla sua strada la storia dalla “s” maiuscola, è pressoché impossibile rimanere apatici o, quanto meno, indifferenti. Alla
Devi averle di ghisa, per provare a fare quella cosa lì. Il cucchiaio, altresì detto scavetto. Elogio della lentezza straziante, voce del verbo «cucchiaiare»: colpo
Ci sono uomini che esercitano il potere della propria libertà personale vituperando il patrimonio culturale altrui, come gli esagitati di Roma al seguito del Feyenoord.
“Grattuggiamoli”, era lo scherno più gettonato dalle tifoserie ospiti che si presentavano allo stadio Tardini al cospetto del Parma Football Club fino a qualche tempo
Ciao a tutti, io mi chiamo “Tango”. Sono ormai soltanto un anziano pallone in disuso, dimenticato dentro un freddo stanzino chiuso in un sottoscala. Sono
Maggio, tempo di ciclismo rosa e tricolore. Imperversa sugli asfalti d’Italia la più importante corsa a tappe della nazione, con al seguito le immancabili disquisizioni
Ammettiamolo: quando la storia dello sport incrocia sulla sua strada la storia dalla “s” maiuscola, è pressoché impossibile rimanere apatici o, quanto meno, indifferenti. Alla
Devi averle di ghisa, per provare a fare quella cosa lì. Il cucchiaio, altresì detto scavetto. Elogio della lentezza straziante, voce del verbo «cucchiaiare»: colpo
Ci sono uomini che esercitano il potere della propria libertà personale vituperando il patrimonio culturale altrui, come gli esagitati di Roma al seguito del Feyenoord.
“Grattuggiamoli”, era lo scherno più gettonato dalle tifoserie ospiti che si presentavano allo stadio Tardini al cospetto del Parma Football Club fino a qualche tempo
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