GELINDO BORDIN

E’ uno degli interpreti della maratona più grandi di sempre.
Da giovane si dedica principalmente alle campestri e alle corse su strada: vince il campionato italiano allievi di maratonina nel 1976 e nel 1978 approda nella nazionale juniores di cross.
Nel 1984 fa il suo esordio nella maratona, vincendo a Milano con un tempo di 2h13’20”. Nel 1985 ottiene il 7º posto nella Coppa Europa e il 12º nella Coppa del mondo a Hiroshima. Il salto di qualità avviene nel 1986 quando vince la medaglia d’oro nella maratona ai Campionati europei.
La sua successiva competizione internazionale è rappresentata dai Campionati mondiali del 1987 a Roma. È un giorno molto caldo e umido e Bordin saggiamente si tiene nascosto e lontano dai primi all’inizio della corsa; li raggiunge dopo i 35 chilometri e alla fine guadagna il terzo posto.
Il capolavoro della sua carriera è rappresentato dalla maratona dei Giochi olimpici di Seul 1988: Bordin si attesta fin dall’inizio nelle prime posizioni, al venticinquesimo chilometro il gruppo di testa comincia a sfaldarsi e a cinque chilometri dal termine Gelindo rimane in compagnia solo del keniota Douglas Wakiihuri, e del gibutiano Ahmed Salah. A tre chilometri dal traguardo gli altri due scattano, ma quando rimangono mille metri da correre Bordin li supera e vince l’oro trionfando nello Stadio Olimpico di Seul, con il bacio della pista che resta una delle immagini più iconiche dello sport italiano.
Bordin difende con successo il suo titolo alla maratona europea del 1990, diventando il primo uomo a vincere gli Europei due volte. È stato inoltre l’unico campione olimpico a vincere la maratona di Boston, nel 1990; si impose con una gara in rimonta, stabilendo il proprio primato personale con 2 ore 8 minuti e 19 secondi, ancora oggi quarto tempo italiano di sempre.
Attualmente è dirigente dell’azienda Diadora, in qualità di Merchandising & Sport Marketing Director, occupandosi di sponsorizzazioni e investimenti di sport marketing.

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