Nato a Napoli nel 1956, atleta di Judo negli anni settanta, dal 1982 diventa tecnico, diffondendo i suoi insegnamenti in diverse società della regione Campania.

Gianni coinvolge nella sua passione per il judo i figli Giuseppe, Laura e Marco che lo renderanno orgoglioso ottenendo successi di rilievo internazionale fino all’apice della medaglia d’oro che il figlio Giuseppe, detto Pino, conquista alle Olimpiadi di Sidney nel 2000.

Maddaloni dedica gran parte della sua vita allo Star Judo Club Napoli, associazione sportiva nata nel 1980 e ubicata nel quartiere di Scampia, luogo simbolo della città partenopea. L’associazione nasce con lo scopo di distogliere i giovani dal rischio di affacciarsi alla droga e alla criminalità organizzata, purtroppo presenti all’interno del quartiere.

Nonostante lo scarso aiuto delle istituzioni, Gianni porta avanti la convinzione che lo sport sia disciplina, rispetto degli altri e di se stessi, uno spazio sano e vivibile all’interno di quartieri difficili. Il progetto si è ampliato nel 2005, con l’inaugurazione della “Piazzetta dello Sport” sempre a Scampia, un centro che accoglie anche bambini diversamente abili e non vedenti.

Il recente libro “O’ maé – storia di Judo e di camorra” (Piemme) scritto dal giornalista Luigi Garlando mette in risalto la splendida figura del Maestro.

All’Overtime Festival Maddaloni parlerà del suo impegno sociale abbinato alla proiezione del film per la Tv “L’Oro di Scampia”, prodotto dalla RAI e ispirato alla sua vicenda.